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MessaggioTitolo: I Legislatura   I Legislatura EmptyMer Giu 03, 2009 9:55 am

Citazione :
Di sera… mi ritiro dal lavoro e dalle mie fatiche, cerco di ritornare in me, all’aria di casa, ai volti dei miei cari, quelli vicini e quelli lontani.
Ripenso ai miei figli, ed osservo i miei nipoti, la mia idea di speranza, festanti e gioiosi, che sempre mi si fanno incontro quasi saltellando. Nei loro occhi riscopro lo stupore per le cose semplici, per la gioia di un abbraccio, di una parola scherzosa. Hanno fiducia in me, nelle cose che faccio, e talvolta si preoccupano delle mie stanchezze. Sanno chi sono, leggono nella mia anima. Mi trattano con ammirazione e rispetto.
Ci sono verità solitarie, e ci sono verità pubbliche; in molte cose… si assomigliano.
Poi… c’è una verità universale: non siamo soli in questo mondo. “Sono” è un verbo strano, quasi falso nella sua individualità. Il mondo non sarà mai il mio mondo o quello di qualcun altro, sarà sempre il “nostro”, imprescindibile, mondo. Ed è dopo aver assorbito questa consapevolezza fin nel profondo, che le nostre ragioni diventano quelle degli altri, a prescindere dal sé.
Ho conosciuto molte persone che hanno questa idea della vita; spesso… l’ho vista incarnata nei volti e nei nomi dei miei compagni di partito; da loro apprendo, giorno dopo giorno, questa lezione. Insieme… abbiamo un’idea comunitaria: ci piace e la difendiamo. Alcuni di questi amici… oggi si presentano con me alle elezioni ducali, qui a Venezia. Mi onora molto far parte di questa lista:


Citazione :
Citazione:
Folgor007
Laeto
Eckart
Krumhanis
Paftunij
Sign84
Miglia150
Giulio_cesare
Foldric
Marybell
Pilu53
Max_renaissance



E a maggior ragione, mi onora affiggere il nostro programma, che è il frutto di un lavoro comune, ma anche la nostra idea per gli altri, quegli altri noi…

[rp]Citazione:




Approssimandoci a queste prime elezioni ducali a Venezia rinnoviamo, qui come altrove, ora come allora, la nostra candidatura, chiedendo il voto dei cittadini, in nome del diritto dei popoli alla vita, alla salute, alla felicità, alla libertà.
Interpretiamo questa nostra volontà non come desiderio di potere ma con spirito di servizio, chiedendo di garantire, con la rappresentanza, la sovranità popolare, la quale è alla base dei principi democratici in cui crediamo e verso cui ci spendiamo, secondo precise linee statutarie.
La nostra storia coinvolge la nostra passione in un progetto di fratellanza fra le genti italiche ideale nella speranza, ma non per questo lasciato al caso, alla delirante e vacua improvvisazione, al superficiale spontaneismo, al quietismo.
Ci rimettiamo ad un’esperienza consolidata che ci rende, al tempo stesso, responsabili e fiduciosi nella garanzia del meglio, che corrisponde ad una sintesi di contenuto e forma, all’attenzione sul cosa e sul come.
Siamo consapevoli di vivere una nuova avventura nei Regni… Questo suolo-mare che è divenuto la nostra particolarissima terra, che abbiamo varcato e scoperto insieme, giunti da ogni dove, ci rende sensibili a quel dovere e quell’impegno comunitario che cerchiamo di incarnare nel nostro sentire e agire politico, a partire da una continua formazione sulla cosa pubblica e dal confronto consolidato, tra noi e con gli altri, per la maturazione di un bene non irretito ideologicamente, non chiuso ma solidariamente aperto, non rigido ma elastico e dinamico. In altre parole, ci sentiamo responsabili di un patto sociale scevro dal dominio dell’elite e della forza prevaricatrice delle parti sul tutto, secondo ragione e coerenza.
Ciò che mettiamo in campo sono la nostra preparazione e la nostra professionalità, avendo già dato, nell’arco della nostra storia, volti e nomi a tutte le funzioni istituzionali, a livello sia ducale sia municipale.
Alla luce di ciò che siamo, del nostro passato carico d’esperienza, del nostro presente dialogante, guardiamo ad un futuro pianificato sul lavoro e sul comune accordo degli intenti. Se è pur vero che un programma, qualsiasi programma, lascia al limite delle parole il suo confine semantico, questo nostro programma vuole darsi come il risultato di una fatica di sempre. Ci mettiamo la nostra anima, ci mettiamo l’etica di un dovere che collaudiamo con il rigore della giornata e delle intenzioni su di essa. Per noi la parola data è parola da restituire coi fatti. Il lettore si presti dunque a considerare quanto segue come l’atto programmatico di una concretezza che vogliamo dar prova, ancora una volta, di saper realizzare.
I cittadini della Serenissima sono centinaia, migliaia. La generosità di molti uomini e donne ha garantito la nascita di forme originarie di manutenzione pubblica, isole felici che hanno cercato di tenere assieme l’idea della comunità, anteponendo l’interesse generale al proprio interesse particolare, vigilando su forme più o meno miti, più o meno nascoste, di sopraffazione e di sfruttamento di contesti ancora anarchici. Cittadini fra cittadini, noi con loro, ci siamo entusiasmati nella ricchezza dell’incontro, nella ricerca di una definizione che ha cominciato il suo corso… e che sarà, alla fine, Venezia, per ciò che saprà e potrà essere.
- Abbiamo osservato la nascita delle nuove amministrazioni: ne abbiamo apprezzato o disapprovato, caso per caso, le scelte.
- Abbiamo rivissuto la difficoltà del governare ed essere governati in una situazione mai data ai nostri occhi, se non qui e adesso.
- Abbiamo, soprattutto, sentito la necessità di istituzioni non dispotiche, salde nella garanzia di legami equi e giusti.
E così, in questo mondo nel più vasto mondo, ci è apparsa, attraverso regolazioni sempre più articolate, ciò che possiamo chiamare “la nascita di una società umana”, il cui rispetto e la cui iniziativa devono essere considerati in massimo grado.
Riteniamo che una società sia valida se organizzata, stabile, in via di sviluppo. Su queste tre linee guida si snoda il nostro programma… che ora rendiamo noto nel dettaglio:

- Funzioni relative all’organizzazione:

· Leggi: oltre a proporre nuove leggi, cercheremo di migliorare quelle già in atto. Necessitiamo di una codice legislativo aggiornato e tempestivo. Proponiamo la creazione di un “Corpus iuris civilis” che sappia guidare la giurisprudenza pubblica e privata. Provvederemo alla creazione di una squadra legislativa, che si raccolga attorno alla figura del Prefetto, a cui parteciperanno i viceprefetti e i sindaci dei diversi municipi, oltre, ovviamente, al Doge e gli altri membri del consiglio ducale. Per fare ciò costituiremo un Forum esterno o un’area apposita, su quattro parti:
1) elaborazione legislativa: qui verranno postati i primi punti all’ordine del giorno, che apriranno una discussione legislativa, la quale terminerà specificando la stesura e le modalità di comunicazione della legge
2) Archivio legislativo: le leggi in vigore verranno pubblicate e conservate in un apposito Archivio, disposte per argomenti.
3) Revisione legislativa: in questa sezione verranno riviste leggi obsolete, per cancellarle o per modificarle.
4) Processi: qui metteremo una lista dei processi e delle pene, ragionando sui gradi di giudizio.

· Camere: istituiremo una Camera Comune, un luogo (un forum creato ad hoc) dove postare le discussioni avvenute in Consiglio dopo tot giorni di dibattito, al fine di fare aumentare la trasparenza nella Repubblica, ma anche per conservare memoria.

· Amministrazione: in generale verranno create squadre con ruoli precisi, oltre che sul tema della giustizia, in particolare anche su quello finanziario (mercato e commercio - viaggi) e degli aspetti ludici. Creeremo la figura di un Ministro dell’economia, interno al consiglio, e quella di un Ministro delle attività ludiche, in più rispetto ai dodici consiglieri. Entrambi i ministri si coordineranno con i municipi, che dovranno, a loro volta, stabilire figure di riferimento. Lo Sceriffo sarà coadiuvato da un Ministro delle Miniere, anch’egli interno al consiglio.

· Gestione: faremo un censimento, aggiornato una tantum, sul numero della popolazione, la composizione dei livelli e delle attività… Città per città… in maniera tale da realizzare analisi del dato ed eventuali strategie… ad esempio per poter consigliare quali mestieri e attività sono le più necessarie al momento

- Funzioni relative alla stabilità:

· Difesa: Cercheremo di organizzare al più presto un esercito ufficiale e regolare della Repubblica, coordinato da un Capitano, con un compito specificatamente di difesa e consolidamento. Provvederemo, per quanto possibile, all’equipaggiamento militare, e ci avvarremo di particolari blasoni, coinvolgendo l’istituto dell’Araldica. Realizzeremo un Forum esterno per l’esercito, con annesso un Archivio Militare, contenente:
1) i nomi dei livelli 3 che seguono questa via e quella dello Stato, disponibili ad arruolarsi.
2) Dati utili da un punto di vista strutturale.
3) Dati sulla logistica.
4) Rapporti con i diversi Ordini di Cavalieri e con i gruppi volontari.
5) Verifica degli spostamenti in ingresso e in uscita.
6) Un organigramma pre - strutturato per i casi di emergenza.

· Trattati diplomatici: Cercheremo di assicurarci fin da subito buoni legami diplomatici con gli altri Ducati, in particolare con quelli di importanza strategica, geo-politica, onde evitare l’isolamento con gli altri territori italiani, quindi la mancata possibilità di attuare piani economici vantaggiosi, ed eventualmente militari.

· Ambasciata: Ci doteremo di un folto gruppo di Ambasciatori (fra i requisiti saranno sicuramente richiesti la conoscenza delle lingue, l’esperienza di gioco e l’assenza di precedenti penali gravi), che avranno il compito di gestire le relazioni estere, di prevenire i conflitti, di riportare notizie di particolare rilevanza. Gli ambasciatori saranno coordinati da un Gran Ciambellano, che avrà anche il compito di rappresentare la Serenissima accogliendo le ambasciate straniere. Data la nostra condizione nascente, gestiremo una serie di inviti ufficiali a corte.

· Comunicazione: Ci doteremo di un portavoce ufficiale della Repubblica, che avrà il compito di postare le comunicazioni ufficiali del Doge ai sindaci e ai cittadini. Adotteremo i simboli per la rappresentanza Ducale: la bandiera, lo stemma, dei sigilli ufficiali, un motto (che sarà deciso attivando la partecipazione di tutti i cittadini). Ove ancora non disponibili, essi verranno sollecitati o creati.

- Funzioni relative allo sviluppo:

· Economia e Commercio: Cercheremo di razionalizzare le risorse, riducendo al minimo gli esuberi, attraverso un’accurata gestione della compravendita, con particolare riguardo nei confronti di quei municipi che dimostrano particolari difficoltà di assetto finanziario, ma cercando comunque di garantire un’equità. Controlleremo l’operato dei sindaci, affinché non si verifichino abusi di potere. Cercheremo di valorizzare il prodotto locale (frutta, legno, pesce) creando basi di scambio. Istituiremo, regolarizzeremo e controlleremo la cassa ducale: in caso di particolare fioritura potremmo distribuire direttamente ducati ai Municipi. Cercheremo di risollevare le miniere affidando una piattaforma di lavoro al Ministro specifico, sviluppando un sistema alternato delle attivazioni, cercando di mantenere stabile l’eterogeneità delle risorse estrattive. Creeremo compagnie mercantili, che avranno lo scopo di aprire nuovi mercati, in particolare con la vicina Croazia.

· Cultura: provvederemo ad organizzare l’Università attraverso la nomina di un Rettore agli studi, e offrendo ogni indicazione utile ai livelli 3 che iniziano a studiare. Apriremo una sezione storica, cercando di conciliare Gdr e realtà. Per quanto riguarda gli aspetti religiosi, restiamo saldi ai nostri valori aristotelici. Pur tuttavia ci muoveremo con spirito laico, prestando la dovuta attenzione e cura nei riguardi dello stato, favorendo la libertà di espressione e il dialogo.

Ponendo fede in questo programma, chiediamo il voto dei cittadini veneziani.

L.F.I. (Libera Fratellanza Italica)
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